| Trovo questo greatest hits molto ben curato, con una scelta azzecata dei brani e 5 bellissimi inediti. Arriva in un periodo della carriera di Ivana giustissimo, dopo 3 album con i ripettivi 3 tour in giro per l'Italia, due partecipazioni a Sanremo alle spalle, 3 estati al Festivalbar, tante serate in giro per piazze e locali e oltre 900 mila copie vendute coi precedenti album italiani. Era giusto segnare questo momento con un resoconto del lavoro fatto e raccogliere i frutti del successo avuto.
Per quanto riguarda i brani inediti... Credo che a questo sanremo Ivana avrebbe dovuto portare un brano diverso, ma "E che mai sarà" lo trovo cmq intenso e nello stile di Ivana. Una bellissima ballata con un testo particolare, allegorico e molto suggestivo. Meritava sicuramente di più. "Il bello della vita" , il secondo singolo, è un brano energico e coinvolgente in cui l'utilizzo dei cori la fa da padrone e personalmente trovo che Ivana sappia arrangiare in maniera sublime i cori delle sue canzoni. La partecipazione del marito di Gloria Estephan da al brano un respiro internazionale e il fatto che il brano sia stato scelto per rappresentare l'Italia e inserito nella compilation dei campionati di calcio ne è la coferma. Avrei voluto un video come accompagnamento al brano e qualche passaggio in più nelle rotazioni delle radio. "Lay da da" è un brano ritmato e sofisticato, in cui Ivana torna alla dance dopo parecchi singoli più melodici (l'ultimo singolo dance risale al 95 con "come il cielo"). Le ha permesso di vincere nuovamente "Un disco per l'estate" e le ha portato molta fortuna durante tutto il periodo promozionale dell'album. Bellissimo il video, colorato e fantasioso. Ultimamente sto ascoltanto spesso "Se fosse vero amore" che all'inizio snobbavo alla grande. Mi piace molto il ritmo scanzonato e il testo leggero ma non banale che ha. Anche se suona come qualcosa di già sentito, credo che sarebbe stato un ottimo singolo e anche un potenziale brano sanremese, che avrebbe sottolineato la vena più pop di Ivana, rispetto alla linea melodica che ha sempre portato alla manifestazione. Infine "Mi sto innamorando" è forse per me il brano meno rappresentativo e riuscito tra gli inediti, non mi appassiona in modo particolare ma è comunque un bel brano con cui concludere l'album.
Per quanto riguarda la riedizione nel periodo natalizio dell'album, con l'aggiunta del singolo "La gabbianella e il gatto", non credo sia stata un operazione commerciale ben riuscita. Avrei preferito un singolo a se stante invece di un allegato, oppure una riedizione rivisitata di tutto l'album, con nuove foto e una traklist diversa. "So volare" è un bellissimo brano, che ti fa volare con la fantasia e trovo la lunga intro strumentale davvero emozionante. La prima volta che l'ho ascoltata mi sembrava davvero di volare. "Il canto di Kengha" è commovente e delicato. Solo Ivana poteva affrontare un brano di questa intensità senza renderlo banale. Si sente la partecipazione emotiva e il coinvolgimento dell'artista. "Mamma Teresa" è una ballata eccezionale, che Ivana ci ha regalato dal profondo del suo cuore. Ovviamente non poteva che essere melodico e struggente, ma Ivana lo interpreta dando un significato a tutte le parole del testo, che trovo davvero evocativo.
Considerando che l'anno successivo, il 1999, Ivana, pur avendo un agenda ricca di impegni e serate, si è presa un periodo di pausa dalle pubblicazioni discografiche, aggiungo una nota di merito anche al singolo "Senza catene" in duetto con Mario Lavezzi: un brano che secondo me doveva ottenere molto più successo, perchè estivo, solare e piacevole.
Volevo far notare che gli inediti in questo biennio di Ivana sono pari quasi ad un altro album intero, sintomo di una continua prolifica attività di scrittura dell'artista: E che mai sarà Il bello della vita Lay da da Se fosse vero amore Mi sto innamorando So volare Il canto di Kengha Mamma Teresa Senza catene
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